giovedì 14 gennaio 2010

flusso di coscienza 2010

Ma posso parlare sempre e solo delle mie seghe mentali?
No, infatti. Non lo fare ti prego.

Va bene ok per stavolta sarò clemente.

Torniamo a fare quel giochino che ci piace tanto?
Si si... ma quale?
Quello che che scrivi di getto quello che ti viene, senza pensare...

Ahh credevo quel giochino con le manette!
Sempre una cosa in testa c'hai....
E lo credo, ho un pene e voglio usarlo.

Si ma lo sai che troppo sesso fa male?
Di troppo sesso non è mai morto nessuno.

E allora?
Allora non capisco perché non si possa fare sesso con la prima che ti capita.
Primo perché ormai sei fidanzato.
Si ma questo non c'entra. E poi chi te l'ha detto che sono fidanzato, non lo sapevo!

Senti ma, almeno, hai potuto rimediare?
A cosa!
Lo sai... hai agito, hai consumato?
Ma saranno anche fatti miei!?
Ah capisco... Sei andato in bianco, classico!
Come fai a dirlo?
Perché quando si tergiversa non si vuole ammettere la verità. Altrimenti si risponde in maniera secca, asciutta, si, no, stop.

Senti ma non hai sonno?
No.
Ma sono le 2.12 del mattino.
E che vuoi?
Buttarsi a letto! Ti sembra ora per scrivere questa?
Gli artisti non hanno orari.
Ma tu non sei un artista.
Artista si è dentro.
Tu dentro hai soltanto la pasta al forno della nonna.
Si, non mi è piaciuta. Era insipida.
Vabè c'è di peggio.
Tipo?
Gigi D'Alessio.
Non vedo come questo possa essere collegato con mia nonna.

Ma perché quello che hai scritto è collegato con il resto dei tuoi pensieri?
No.
E allora che cazzo vuoi?

Senti non fare lo spiritoso con me.... io sono Giovanni Giudice, l'unico... immenso, irresistibile...
Coglione!
Come coglione?! Anche nel 2010?

Soprattutto. Anno che va, coglione che resti.
E tutti i buoni propositi?
Cazzate.
Non migliorerai, non peggiorerai. In fondo, che ti importa?
Ci sarà sempre qualcuno più bravo, bello, intelligente di te, ma per fortuna anche qualcuno meno bravo, bello, intelligente etc etc...

Si ma questo è adattarsi.
Certo. Alternative?
Viaggiare.
Lo stai già facendo con la mente, non ti basta?
No, voglio vedere il mondo.
Ok, ma non ti allontanare troppo.

Ho paura.
Tutti ce l'hanno.
Non è vero.
Si infatti. Da cosa dipende?
ACCIDIA.
ACCIDenti.

Buonanotte.
Ammazzati.
Dopo di te.
Ti voglio bene.
Anche io.

Ti dirò anzi,
Ti amo.

Io no.

giovedì 19 novembre 2009

penso

Penso che le donne sono una fortuna, la mia rovina.
Penso che quando mi sento un Dio, precipito a dirotto e mi sfracello al pavimento.
Penso che nulla in natura è imperfetto, tranne l'animo umano.
Penso che pensare troppo fa male.

venerdì 11 settembre 2009

Il regalo del disamore

-Non ti azzardare a comprare un regalo per una donna, amico mio.
-Perché?
-Parlo per esperienza. Tutte le volte che mi sono avventurato, credimi, è stato come darsi un colpo di martello sulle palle, una secchiata di acqua gelida d'inverno, una pena capitale autoinflitta.
-Esagerato! E perché mai?
-L'attimo prima di consegnare il regalo, o mi lasciavano, o le lasciavo.
-Scusa ma tu fai un regalo a una che vuoi lasciare?
-Sono un signore, io. Il regalo si fa a prescindere, mica devi pensare alle conseguenze future.
-Ma non sono conseguenze future ignote. Lo sai che vuoi lasciarla!
-Vuoi la verità?
-Spara!
-Quando compro qualcosa la scelgo sui miei gusti. Perché so che non verrà consegnato, succede sempre qualcosa che ne impedisce la consegna, e così mi assicuro che almeno potrò utilizzarlo io.
-A quindi ti fai i regali da solo, in poche parole!
-No che c'entra. Diciamo che penso al destinatario al 25 %. Per il restante 75% penso per me.
-Sai che c'è? Secondo me, se non riesci mai a consegnarli te lo meriti.
-Ah grazie. Sono un povero disgraziato che l'amore l'ha condannato, e tu mi dici questo?
-Tu non fai regali con amore. I tuoi sono regali del disamore.
-Del disamore?
-Fingi di amare qualcuno, in realtà ami solo te stesso.

E quello non è amore, fidati di me...

domenica 12 luglio 2009

Aggiornamenti alla base centrale

Motorino posteggiato da 2 mesi sotto casa, marmitta forata. Il meccanico mi ha chiesto 100 euro per cambiarla, naturalmente è troppo bucata per agire di saldatura e quindi al solito "m'bari sa cangiari. Ci volunu 100 euro ppo pezzu, travagghiu de carusi omaggio" (omaggio il cazzo!). Ecco perché resterà ancora a lungo lì dov'è, ad abbronzarsi.
L'unica cosa che mi preoccupa sono i cani, quei piscioni. Anche se li capisco... Che c'è di male. Anche io quando devo pisciare non la faccio a caso, ma punto qualcosa, che ne so... un cassonetto della munnizza, una macchina lussuosa, un muro pulito. A volte la farei anche su qualche essere umano. Pensa che sfogo. Altro che diatribe verbali, altro che calci pugni e manate. Una bella pisciata addosso alla persona che ti sta sul cazzo. Scrollatina. "Scusa mi passi un pò della tua camicia? Mi devo asciugare!" Ahhh, molto meglio di un cesso vero. L'unico problema è lo sciacquone. Vabbè, cazzi suoi!

A proposito di piscio, ci avete mai fatto caso che la birra quando cade a terra puzza come l'urina? Stavo sorseggiando una Willianbrau, birrozza belga da 56 centesimi comprata allo spaccio alimentare sotto casa, quando nella foga di prendere non so cosa sul tavolo l'ho urtata con il gomito rovesciando metà del contenuto per terra. Dopo le bestemmie in giapponese, e qualche passata di mocio, l'esaltante scoperta! Mi sono sentito per un attimo Newton con la mela e la forza di gravità. Io la birra a terra e l'odor di piscio.... credo che il campo scientifico non faccia per me.

Non scrivevo da almeno 2 mesi cavolo. C'è stato un saggio teatrale di mezzo e una esibizione in piazza davanti una bella giuria di stronzi. Il saggio è andato bene, molti applausi, risate e complimenti. Se è vero che la vita è un pendolo che oscilla tra noia e dolore, passando per attimi momentanei di piacere, beh quelli sono stati attimi di piacere. Azzardo anche attimi di FELICITA'. L'altro ieri durante l'esibizione in piazza, o per esser precisi, all'esibizione all'interno del concorso di corti teatrali "Teatri Riflessi" sono stati attimi di gioia e attimi di dolore.
E' stato il corto più applaudito. Io ero Ulisse, nonché il protagonista di questa Odissea rivisitata e ambientata ai giorni nostri: l'epopea del classico paragonata all'epopea di ogni laureato in cerca di lavoro in Sicilia. E' sempre bello stare al centro del palco, offrire un momento tutto tuo e goderne i riconoscimenti, ma è ancora più bello sapere che tutto il gruppo è stato applaudito e riconosciuto dal pubblico. La giuria di questo concorso del cazzo, invece, non ci ha riconosciuto. Io li ho visti ridere. Fanculo le giurie. Fanculo tutto il concorso, tra l'altro organizzato davvero con i piedi.
Ho conosciuto una tizia con cui ho condiviso sensazioni piacevoli. Sembrava interessante, volenterosa di condivedere emozioni. Al solito si rivelano psicopatiche. E' il mio destino. Ma non mi lamento. La vita da single mi piace, se vivessi da solo mi piacerebbe anche di più. Mi sa che è giunto il momento di cercare di nuovo un lavoro e poi vedremo...

L'università fanculo, ovviamente. 2 materie la scorsa sessione, 0 nell'ultima. Mercoledì avrei un esame ma non ho ancora aperto libro.

E' morta un pò di gente in questo periodo. Mia nonna, Michael Jackson. Paradossalmente mi ha sorpresso e scosso di più la scomparsa di Michael. Per mia nonna c'era da aspettarselo, e forse meglio così. Stava davvero soffrendo. Nei miei ricordi è sempre stata una donna buona, ingenua forse ma di grande cuore, mi ha sempre fatto passare ogni capriccio, e non solo a me. A molta gente che ne ha approfittato.

Sento che è un periodo florido. Ho bisogno e voglio sfogarmi.
Passo per adesso, cara base centrale.
Ci aggiorneremo molto presto.
John Judge was here.

sabato 6 giugno 2009

Altri pensieri sparsi...

Chiudi gli occhi. Vediamo cosa succede. D'ora in poi tutto quello che scriverai sarò soltanto dettato dai tuoi stessi pensieri.
Non cercare la bellezza della forma, ma vai dritto alla sostanza. Che strano, ci pensi se fossi cieco. Tutte le cose che vedevi prima, tutta la realtà che avevi registrato. Zero. Buio. Uno spotlight di teatro spento per sempre. Senza possibilità di cambiare la lampadina.

Devo fare la pipì. Mi secco. Me la farei addosso. Ma poi mi seccherei a pulirmi.

C'è chi dice che in tutto questo l'unica cosa che ti manca è una donna. Non lo so, io mi amo, cioè mi odio. Sono pieno di difetti, di limiti e turbamenti interiori, però comunque sto bene da solo. Mi sto bene. Mi faccio bastare. Certo non nego che ci sono momenti in cui una presenza femminile con cui condividere tante e tante cose mi manca...

venerdì 22 maggio 2009

BUONANOTTE

Buona notte. Sono tornato da poco dal compleanno di Chiara, e il sonno mi sta uccidendo. Addirittura mi ero sdraiato con il pc acceso, e mi sono svegliato in questo istante mentre abbracciavo il portatile.

L'immagine del perfetto NERD. 

A presto.


giovedì 21 maggio 2009

Tentativi di Meditazione

Non so di preciso perché sono qui. Ne sentivo il bisogno, anche perché dicono che l’aria di mare faccia bene. Sarà vero? Ogni volta che sento dire delle cose da qualcuno di abbastanza attendibile finisco per crederci e farle mie come grandi verità, precetti inamovibili, e ne divento un “ripetitore”. Il segnale entra nel cervello, qualcosa lo classifica come ELEMENTO DA DIFFONDERE, e il segnale esce nel momento più opportuno sotto forma di parabola per i discepoli. E se fossero solo stupidaggini?  Chissà se Gesù abbia mai dubitato su quello che stesse dicendo. Ve l’immaginate Gesù che dopo una parabola comincia a parlare tra sé. “Oddio, speriamo di non aver detto nulla di sbagliato” ??? Che poi se Gesù dice Oddio, noi tutti dovremmo dire O-nome di nostro papà. 

Non avete mai provato la strana sensazione di sentirvi degli eletti, dei prescelti per vivere una missione speciale? Ecco, a me capita tutti i giorni... poi ci penso bene e mi rendo conto che la cosa più speciale che mi possa capitare è andare in palestra e alzare dei pesi un po’ più pesanti del solito. Accettare la propria misera vita, breve e così vulnerabile, quello si che è un grande destino. Un destino scelto con grande fatica, quella di godersela, nonostante tutto. E di assecondare la pazzia che ci governa, riferimenti politici inclusi.

E così che ci sono giorni in cui sento di essere speciale, di avere un compito da portare a termine per il bene dell’umanità. E ci sono altri giorni in cui invece mi siedo su una panchina e mi sento un alieno, uno che del mondo non ha capito un cazzo, uno che il mondo non lo capisce. Se è solo questo il mio destino, c’è un modo di rivolgersi all’ufficio reclami?

Nella confusione è più facile dimenticare e dimenticarsi di se. Diventi un piccolo puntino nella mischia. Ed è in queste situazioni che riesci davvero ad ascoltarti. Il mormorio è la miglior colonna sonora per chi vuole rilassarsi. Sembra un ossimoro, una assurdità. Forse non per tutti è così. A me fa rilassare da morire.

E’ più facile in queste situazioni di avere delle trovate geniali. Sono quei momenti in cui ti senti un Dio, un filosofo. Toh, il nuovo Socrate è qui tra noi. Applaudite gente, la pace sia con voi e con il vostro spirito.

Una signora è appena passata e mi ha sorriso. Io ho ricambiato. Quando due sguardi e due sorrisi si incrociano beh, potresti anche morire sul colpo travolto da una mucca che precipita dal cielo, ma saresti ugualmente contento e soddisfatto.  Due occhi che si cercano sono due anime di umanità che si ritrovano dopo tanto vagare e non crederci più.

Oggi però non voglio pensare. Voglio solo rimanere a guardare. Sono a San Giovanni Li Cuti, caldo avvolgente e un venticello rinfrescante. Una cosa che non credo si riuscirà mai a riprodurre artificialmente. Diventeremmo tutti degli individui isolati. Immagina di avere in ogni casa, oltre il garage e il giardinetto una piccola spiaggia con sole perenne. Nessuno direbbe più la magica frase “Andiamo a mare insieme?” Diventerebbe “Domani scendo a mare. Da solo.”

In mezzo a tanti sassi creati dalla natura, ce n’è uno che risalta subito alla vista. Un tizio, un eroe, lo sta dipingendo adesso di rosso fuoco, con alcune chiazze tonde nere. Ecco come un semplice sasso si può trasformare in una splendida coccinella lavica. Gente come questa mi fanno stare bene.

Ci sono due donne molto alte e slanciate, ma goffissime nei loro tacchi a spillo. Forse nessuno ha mai detto loro che a mare è più consigliabile un paio di infradito? La loro ingenua voglia di apparire ed essere guardate, anche questo, mi fa stare bene. Ti rendi conto che l’uomo è debole, ha sempre bisogno di certezze, di conferme che non gli servono a niente. E l’unica certezza è che non ci sono certezze.

Ammettiamo per un momento che è tutto un caos, e i nostri vani tentativi di ordinare la nostra vita vanno automaticamente a puttane. Ora ho capito tutto, ora ho capito perché questo licenziamento. In realtà è stato un regalo di qualcuno, il Caos, il Destino, Dio, la Sora Lella o chicchessia. Mi ha fatto capire che non bisogna cercare la pace. E’ nella confusione più assoluta che la via è chiara.  Cazzo però è difficile, ci vuole un coraggio pazzesco.

Io per esempio vorrei viaggiare, vorrei abbandonare tutto per un po’ e scoprire quello che c’è fuori. Vorrei percorrere il Cammino di Santiago, vorrei conoscere posti, gente, vite, storie. Sono un biografilo. Un amante di biografie, di storie di vita. Le amo così tanto che passerei la mia vita e scoprire la vita degli altri. Ma forse questo è solo un ridicolo sotterfugio per scappare dalla propria?