mercoledì 22 aprile 2009

La sostanza vince sulla forma.

Una cagata di cane a forma di torta sacher rimane comunque una cagata di cane.

E se tutto quello che ci muove fosse solo una questione di forma priva di sostanza?
Chi non ha mai pensato per un momento: "Ma che cazzo sto facendo? Ma chi se ne fotte di fare questo/quello!?". 

Di una sola cosa sono certo: questo mal di testa oggi è privo di forma e pieno di sostanza.

mercoledì 15 aprile 2009

Casa Giudice - to be continued.

Casa Giudice. La scena si svolge in cucina, un tavolo al centro e tre sedie a favore di pubblico. A destra l'ingresso in cucina. Sullo sfondo una veranda. Ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, o forse no.

GIOVANNI, 21enne stressato
MAMMA, madre di Giovanni
NONNA, nonna di Giovanni

MAMMA: Buongiorno! (si rivolge a Giovanni con il solito umore allegro) Divertito ieri?
(Giovanni abbassa la testa con aria infastidita e risponde un ok con la mano). Allora? Non parli? Raccontami.
GIOVANNI: (biascica con voce bassa) Lo sai che non riesco a parlare la mattina.
NONNA: Fozza, cunta! Chi facisturu?
GIOVANNI: Ecco, lo sapevo. E' partito il disco. Ma se ogni anno facciamo sempre la stessa cosa, perché me lo chiedi?
MAMMA: Ma ti sei divertito?
GIOVANNI: Si si. Divertito (comincia ad essere irritato). Mi fate mangiare adesso?
Nonna: A proposito, che avete mangiato?
GIOVANNI: (comincia ad alterarsi seriamente) Ma secondo te, a Pasquetta, in piena campagna, cosa ci va a fare? A cucinare Escargòt?
NONNA: (non capisce) Cu è ca si cacò?
GIOVANNI: Crastuni, nonna... CRASTUNI! 
NONNA: Ah belli su... che i patati e a sassa?
GIOVANNI: (alza il tono della voce!) SASIZZA, CANNI DI CAVADDU, questo abbiamo mangiato! Io che vi sopporto ogni giorno sono un crastuni... un grande CRASTO!
Nonna: Au a si nivvusu, figghiu. Fatti fari na visita ndo pissicologo!
MAMMA: C'è bisogno di rispondere così a tua nonna. Sei troppo nervoso. Ma perché?
GIOVANNI: (comincia ad urlare) Siete voi che mi fate innervosire! Ogni giorno le stesse domande. Come stai? Come va? Tutto apposto. Divertito ieri?
MAMMA: L'università che dice?
GIOVANNI: Ecco, mancava il pezzo forte! L'università che dice? Che cazzo vuol dire sta domanda? Dubito che possa provare sentimenti e raccontarmi come stia. E' una persona l'università? No, è un pezzo di cemento.
MAMMA: Non ti vedo mai aprire un libro. Ma stai studiando?
GIOVANNI: Ma se ci vediamo a stento a colazione e ogni tanto la sera a cena... come fai a dirlo?
MAMMA: Ognuno conosce i suoi polli, e tu sei un polletto, mio caro.

[...]

sabato 11 aprile 2009

Fiume di parole

Più pensi a quello che vuoi scrivere e più ti blocchi perché la razionalità, il pensiero, è una troia, un troione.. e ti fotte. Credi che riflettendoci su riuscirai a scrivere le cose più belle che il tuo ego possa ideare, e invece più ti fermi e meno riesci. Assioma applicabile in qualunque contesto.

Le pippe mentali, quante ne facciamo ogni giorno. Miliardi di pensieri che ci affollano il cervello, miliardi di azioni che, pensando - e non agendo, evitiamo di compiere. E ogni azione non realizzata, è un pensiero in più che si aggiunge al vortice inarrestabile e massacrante. E' un fiume di dannata droga demoniaca.

Sono sbronzo, cioè brillo, non totalmente sbronzo. La sensazione è quella di non avere alcun tipo di freno, inibizione, paura. Il nostro cazzo di cervello è tormentato da paure con cui conviviamo, anche se cerchiamo di esorcizzarle. Paura di socializzare, paura di sbagliare, paura di prendere iniziative, paura di dire la propria, paura di apparire, paura di non essere all'altezza.

Qualcuno dice che la paura è il sentimento più importante nell'uomo, senza paura saremmo tutti degli imbecilli. Eppure io credo che in determinati, diversi contesti, la paura ci schiaccia plasmandoci in quello che meno ci rappresenta veramente.
Forse sono sfigato, forse sono un timido che ha bisogno di rimedi palliativi e illusori, probabilmente però non sono l'unico. La festa si chiamava Vomityzer, Vomitaizer, Vomitayzer... come cazzo si scrive? Una sola parola chiave: ALCOOL. Tutti, nessuno escluso, hanno bevuto qualcosa. Siamo forse tutti sfigati, timidi, pulcini che bramano di sentirsi, per un attimo, dei leoncini?

L'essere umano è strano, l'uomo è complicato, la donna.... un enigma indecifrabile. Sei sempre nei miei pensieri, anzi no. Mi dispiace. Quanto è bello quando pensi ad una donna, quando chiudi gli occhi e sorridi come un imbecille, ascolti una canzone e parte il tuo film d'amore a lieto fine. Quanto è brutto quando lei sta facendo lo stesso sogno, ma bacia l'altro, lo sconosciuto, o addirittura - il tuo migliore amico. Pesantissimo.

Siamo forti e spavaldi quando ci viene sbandierato un sentimento da parte di una donna che non ci attrae. Siamo piccoli e insicuri quando sbandieriamo un sentimento ad una donna a cui siamo indifferenti.

Prima o poi un'onda si incontra con l'altra, e l'ampiezza d'azione si raddoppia. O è amore, o terremoto. In entrambi i casi, c'è una forza straordinaria in tutto questo. Creazione, distruzione, ancora creazione. Melior de cinere surgo. L'Abruzzo stupisce tutti, dubito che molti conoscessero quei posti. Io per primo. Dobbiamo sempre ridurci alla perdita per renderci conto di certi tesori?

Un popolo forte, composto e unito anche nella tragedia. Un pò come qui, si... col cazzo.

"L'unica cosa che non ho capito nella vita è vivere" - John Judge.

G.G.: "Ah, adesso ti auto citi?"

JJ: "Ma che cazzo vuoi? Devi sempre rompere i coglioni? Si, non mi va di essere sempre modesto e taciturno. Voglio urlare al mondo un grande e grosso VAFFANCULO."

G.G: "Perché? Che ti ha fatto?"

J.J.:"Nulla. Voglio solo che mi risponda con enfasi per farmi capire che l'unico VAFFANCULO lo devo rivolgere a me stesso".

Fanculo Giovanni Giudice,
Buonanotte.

giovedì 9 aprile 2009

Resoconto di una settimana...

Come al solito, dopo l'iniziale e passeggero entusiasmo, la maga ProCràstina (o Crastìna, con accento alla catanese) è riuscita a stregarmi e puntualmente ho iniziato a rimandare e rimandare e ancora rimandare.

A partire dal blog, che in teoria dovrebbe essere un appuntamento giornaliero, proseguendo con lo studio, che era iniziato nel migliore dei modi - da vero nerd secchione, alla palestra, che tra gastriti nervose e vacanze pasquali, è stata una condanna per il mio fisico scultoreo.. si, certo, forse tra qualche mese o anno.
In questi giorni sono anche successi eventi significativi. Il primo bagno dell'anno, per esempio, si ricorda sempre fino all'anno successivo. San Giovanni Li Cuti, insieme al prode Iuzzo, in un bagno snervante, congelante ma al tempo stesso rilassante e tonificante... quante ante!

Tralasciamo i dettagli sulla "spiaggia" di San Giovanni Li Cuti, un tempo invidiabile rione di mare nel mezzo della città, con spiaggetta nera curata e pulita. Adesso sembra più la discarica comunale. Colombe morte, topi, escrementi di varia natura (probabilmente anche umana), infrastruttute abbandonate per non parlare della spiaggia, che da nera è diventata grigia, il colore dei detriti di cantiere depositati in vece della cenere lavica.
Perché andare lì? Beh perché nonostante tutto, ci sono i soggetti tipici che popolano la spiaggia, iperattrezzati, intoccabili, quelli che - tutto il mondo attorno cambia, ma loro sono al centro del mondo e restano fissi, come punti focali, su cui ruota tutto. Questi tizi, ti fanno dimenticare lo squallore del posto, e ti fanno sentire vivo.
La spiaggia di Saint John è bella anche perché puoi fare incontri galanti, e conoscere un pò di signorine bionde, ma anche brune... e rosse! Che poi non ho mai capito se le rosse sono rosse... anche là. Vabbè questo non c'entra.... Dicevo, è bello perché puoi relazionarti con gli altri esseri umani molto più facilmente che nelle uscite serali, per non parlare delle discoteche o dei pub. La sera le ragazze escono per fare le sfilate di moda, al minimo contatto umano diventano iene. Beh no dai, non tutte... solo quelle sfigate.

Devo dire che la stessa spiaggia, nel tardo pomeriggio, si trasforma in un piacevole luogo per stare in compagnia di amici a fare quattro chiacchiere. L'ideale sarebbe avere un cameriere ambulante e ordinare un martini bianco e qualcosa da spizzicare. Vabbè, basta anche solo immaginarlo... come Peter Pan in Hook - Capitano Uncino, fantastico film con Robin Williams e Dustin Hoffman.


In questi giorni ho avuto modo di rivedere anche una cara amica, Federica Casella, che non vedevo da quasi 1 anno e mezzo... o forse più. Sono contento che la sua vita stia finalmente prendendo la strada che più la soddisfa. Vai e trasforma la nebbiosa Milano in una raggiante Catania del nord! E se passi da Radio Deejay, voglio la foto con Linus e Nicola Savino e una maxi dedica per me!

A proposito di Radio, www.bastaradio.tk, sembra finalmente tornata agli antichi "splendori". Diciamo che tra mille cazzi, camurrie, impegni lavorativi, accademici, teatrali, sportivi, ludici e non, troverò il tempo di dire qualche altra cazzata dal vivo... ma questa volta spero di avere molti più ospiti che in passato.
Bene, siamo in chiusura di blog. Buoni propositi per il futuro?
1) Scrivere qualcosa, anche una piccola frase, OGNI GIORNO!
2) Riuscire a dire di NO alle piccole tentazioni quotidiane del cazzo... ti fottono - SEMPRE!
Buonanotte.