venerdì 11 settembre 2009

Il regalo del disamore

-Non ti azzardare a comprare un regalo per una donna, amico mio.
-Perché?
-Parlo per esperienza. Tutte le volte che mi sono avventurato, credimi, è stato come darsi un colpo di martello sulle palle, una secchiata di acqua gelida d'inverno, una pena capitale autoinflitta.
-Esagerato! E perché mai?
-L'attimo prima di consegnare il regalo, o mi lasciavano, o le lasciavo.
-Scusa ma tu fai un regalo a una che vuoi lasciare?
-Sono un signore, io. Il regalo si fa a prescindere, mica devi pensare alle conseguenze future.
-Ma non sono conseguenze future ignote. Lo sai che vuoi lasciarla!
-Vuoi la verità?
-Spara!
-Quando compro qualcosa la scelgo sui miei gusti. Perché so che non verrà consegnato, succede sempre qualcosa che ne impedisce la consegna, e così mi assicuro che almeno potrò utilizzarlo io.
-A quindi ti fai i regali da solo, in poche parole!
-No che c'entra. Diciamo che penso al destinatario al 25 %. Per il restante 75% penso per me.
-Sai che c'è? Secondo me, se non riesci mai a consegnarli te lo meriti.
-Ah grazie. Sono un povero disgraziato che l'amore l'ha condannato, e tu mi dici questo?
-Tu non fai regali con amore. I tuoi sono regali del disamore.
-Del disamore?
-Fingi di amare qualcuno, in realtà ami solo te stesso.

E quello non è amore, fidati di me...