giovedì 19 novembre 2009
penso
venerdì 11 settembre 2009
Il regalo del disamore
domenica 12 luglio 2009
Aggiornamenti alla base centrale
Non scrivevo da almeno 2 mesi cavolo. C'è stato un saggio teatrale di mezzo e una esibizione in piazza davanti una bella giuria di stronzi. Il saggio è andato bene, molti applausi, risate e complimenti. Se è vero che la vita è un pendolo che oscilla tra noia e dolore, passando per attimi momentanei di piacere, beh quelli sono stati attimi di piacere. Azzardo anche attimi di FELICITA'. L'altro ieri durante l'esibizione in piazza, o per esser precisi, all'esibizione all'interno del concorso di corti teatrali "Teatri Riflessi" sono stati attimi di gioia e attimi di dolore.
L'università fanculo, ovviamente. 2 materie la scorsa sessione, 0 nell'ultima. Mercoledì avrei un esame ma non ho ancora aperto libro.
E' morta un pò di gente in questo periodo. Mia nonna, Michael Jackson. Paradossalmente mi ha sorpresso e scosso di più la scomparsa di Michael. Per mia nonna c'era da aspettarselo, e forse meglio così. Stava davvero soffrendo. Nei miei ricordi è sempre stata una donna buona, ingenua forse ma di grande cuore, mi ha sempre fatto passare ogni capriccio, e non solo a me. A molta gente che ne ha approfittato.
Sento che è un periodo florido. Ho bisogno e voglio sfogarmi.
sabato 6 giugno 2009
Altri pensieri sparsi...
venerdì 22 maggio 2009
BUONANOTTE
giovedì 21 maggio 2009
Tentativi di Meditazione
Non so di preciso perché sono qui. Ne sentivo il bisogno, anche perché dicono che l’aria di mare faccia bene. Sarà vero? Ogni volta che sento dire delle cose da qualcuno di abbastanza attendibile finisco per crederci e farle mie come grandi verità, precetti inamovibili, e ne divento un “ripetitore”. Il segnale entra nel cervello, qualcosa lo classifica come ELEMENTO DA DIFFONDERE, e il segnale esce nel momento più opportuno sotto forma di parabola per i discepoli. E se fossero solo stupidaggini? Chissà se Gesù abbia mai dubitato su quello che stesse dicendo. Ve l’immaginate Gesù che dopo una parabola comincia a parlare tra sé. “Oddio, speriamo di non aver detto nulla di sbagliato” ??? Che poi se Gesù dice Oddio, noi tutti dovremmo dire O-nome di nostro papà.
Non avete mai provato la strana sensazione di sentirvi degli eletti, dei prescelti per vivere una missione speciale? Ecco, a me capita tutti i giorni... poi ci penso bene e mi rendo conto che la cosa più speciale che mi possa capitare è andare in palestra e alzare dei pesi un po’ più pesanti del solito. Accettare la propria misera vita, breve e così vulnerabile, quello si che è un grande destino. Un destino scelto con grande fatica, quella di godersela, nonostante tutto. E di assecondare la pazzia che ci governa, riferimenti politici inclusi.
E così che ci sono giorni in cui sento di essere speciale, di avere un compito da portare a termine per il bene dell’umanità. E ci sono altri giorni in cui invece mi siedo su una panchina e mi sento un alieno, uno che del mondo non ha capito un cazzo, uno che il mondo non lo capisce. Se è solo questo il mio destino, c’è un modo di rivolgersi all’ufficio reclami?
Nella confusione è più facile dimenticare e dimenticarsi di se. Diventi un piccolo puntino nella mischia. Ed è in queste situazioni che riesci davvero ad ascoltarti. Il mormorio è la miglior colonna sonora per chi vuole rilassarsi. Sembra un ossimoro, una assurdità. Forse non per tutti è così. A me fa rilassare da morire.
E’ più facile in queste situazioni di avere delle trovate geniali. Sono quei momenti in cui ti senti un Dio, un filosofo. Toh, il nuovo Socrate è qui tra noi. Applaudite gente, la pace sia con voi e con il vostro spirito.
Una signora è appena passata e mi ha sorriso. Io ho ricambiato. Quando due sguardi e due sorrisi si incrociano beh, potresti anche morire sul colpo travolto da una mucca che precipita dal cielo, ma saresti ugualmente contento e soddisfatto. Due occhi che si cercano sono due anime di umanità che si ritrovano dopo tanto vagare e non crederci più.
Oggi però non voglio pensare. Voglio solo rimanere a guardare. Sono a San Giovanni Li Cuti, caldo avvolgente e un venticello rinfrescante. Una cosa che non credo si riuscirà mai a riprodurre artificialmente. Diventeremmo tutti degli individui isolati. Immagina di avere in ogni casa, oltre il garage e il giardinetto una piccola spiaggia con sole perenne. Nessuno direbbe più la magica frase “Andiamo a mare insieme?” Diventerebbe “Domani scendo a mare. Da solo.”
In mezzo a tanti sassi creati dalla natura, ce n’è uno che risalta subito alla vista. Un tizio, un eroe, lo sta dipingendo adesso di rosso fuoco, con alcune chiazze tonde nere. Ecco come un semplice sasso si può trasformare in una splendida coccinella lavica. Gente come questa mi fanno stare bene.
Ci sono due donne molto alte e slanciate, ma goffissime nei loro tacchi a spillo. Forse nessuno ha mai detto loro che a mare è più consigliabile un paio di infradito? La loro ingenua voglia di apparire ed essere guardate, anche questo, mi fa stare bene. Ti rendi conto che l’uomo è debole, ha sempre bisogno di certezze, di conferme che non gli servono a niente. E l’unica certezza è che non ci sono certezze.
Ammettiamo per un momento che è tutto un caos, e i nostri vani tentativi di ordinare la nostra vita vanno automaticamente a puttane. Ora ho capito tutto, ora ho capito perché questo licenziamento. In realtà è stato un regalo di qualcuno, il Caos, il Destino, Dio, la Sora Lella o chicchessia. Mi ha fatto capire che non bisogna cercare la pace. E’ nella confusione più assoluta che la via è chiara. Cazzo però è difficile, ci vuole un coraggio pazzesco.
Io per esempio vorrei viaggiare, vorrei abbandonare tutto per un po’ e scoprire quello che c’è fuori. Vorrei percorrere il Cammino di Santiago, vorrei conoscere posti, gente, vite, storie. Sono un biografilo. Un amante di biografie, di storie di vita. Le amo così tanto che passerei la mia vita e scoprire la vita degli altri. Ma forse questo è solo un ridicolo sotterfugio per scappare dalla propria?
martedì 19 maggio 2009
Sei in Stand-by
venerdì 15 maggio 2009
Stralci di bozze
martedì 5 maggio 2009
Buddellu - Primo giorno di lavoro

"Da lunedì a venerdì ci sarà buddellu, sabato e domenica U 'NFENNU!" - Mr. Amendola docet.
Come previsto, il primo giorno di apertura ufficiale, è stato PANICO. La gente che si accalcava, disponibile a vendere i figli pur di entrare prima degli altri e accaparrarsi 4 paia di TVultrasottile scontatissimo.
Poi uno guarda i giornali e sente parlare ogni giorno di crisi mondiale, aumento dell'inflazione, disoccupazione, mercati saturi e sovrapproduzione... ma che cazzo stai a dì!
Tutte balle, i miei occhi oggi hanno visto scene che voi umani non potete neanche immaginare.
Tutti felici, gente che sborsa soldi e gente che incassa soldi.
Io mi sono rotto il culo. I love FRIGGITRICE, siamo diventati amici. Certo comunichiamo in modi diversi, io impreco, lei emette un fantastico bip assordante e incessante. Mi fischiano ancora le orecchie, cazzo.
Adesso vado a distendermi un pò, sono stanco ma soddisfatto. Le mie mani profumano di olio fritto, chissà se un giorno anche io avrò la maglietta di Miglior friggitore del Burger King.
Si è vero, non sono mai stato molto ambizioso. Mi accontento... (scherzo)
lunedì 4 maggio 2009
Spegnere il pc, accendere il cervello.
Che esperienza indimenticabile. Il parco, il pub all'angolo, il fiume a destra, l'incrocio pedonale, il ponte, la fabbrica di birra, Barrack Street in salita, Greenhouse Street, il bivio e Centenary Crescent, 5. Casa Dolce Casa. Una casa, una vita, una indipendenza che a volte mi manca... forse è per questo che ultimamente non tollero la presenza dei miei familiari. Per carità li adoro, e al tempo stesso li odio in quanto invasori di una indipendenza che mi manca.
mercoledì 22 aprile 2009
La sostanza vince sulla forma.
mercoledì 15 aprile 2009
Casa Giudice - to be continued.
MAMMA, madre di Giovanni
Nonna: Au a si nivvusu, figghiu. Fatti fari na visita ndo pissicologo!
sabato 11 aprile 2009
Fiume di parole
Sono sbronzo, cioè brillo, non totalmente sbronzo. La sensazione è quella di non avere alcun tipo di freno, inibizione, paura. Il nostro cazzo di cervello è tormentato da paure con cui conviviamo, anche se cerchiamo di esorcizzarle. Paura di socializzare, paura di sbagliare, paura di prendere iniziative, paura di dire la propria, paura di apparire, paura di non essere all'altezza.
Qualcuno dice che la paura è il sentimento più importante nell'uomo, senza paura saremmo tutti degli imbecilli. Eppure io credo che in determinati, diversi contesti, la paura ci schiaccia plasmandoci in quello che meno ci rappresenta veramente.
Prima o poi un'onda si incontra con l'altra, e l'ampiezza d'azione si raddoppia. O è amore, o terremoto. In entrambi i casi, c'è una forza straordinaria in tutto questo. Creazione, distruzione, ancora creazione. Melior de cinere surgo. L'Abruzzo stupisce tutti, dubito che molti conoscessero quei posti. Io per primo. Dobbiamo sempre ridurci alla perdita per renderci conto di certi tesori?
Un popolo forte, composto e unito anche nella tragedia. Un pò come qui, si... col cazzo.
"L'unica cosa che non ho capito nella vita è vivere" - John Judge.
G.G.: "Ah, adesso ti auto citi?"
JJ: "Ma che cazzo vuoi? Devi sempre rompere i coglioni? Si, non mi va di essere sempre modesto e taciturno. Voglio urlare al mondo un grande e grosso VAFFANCULO."
G.G: "Perché? Che ti ha fatto?"
J.J.:"Nulla. Voglio solo che mi risponda con enfasi per farmi capire che l'unico VAFFANCULO lo devo rivolgere a me stesso".
Fanculo Giovanni Giudice,
Buonanotte.
giovedì 9 aprile 2009
Resoconto di una settimana...
lunedì 30 marzo 2009
Con Aldo Ballistreri (Puzzon) si parla di Bici e viabilità
"Puzzon, che fai?" - risposta ovvia: "Un cazzo, tu?". "Nemmeno, che famo?"
E di cose ne abbiamo fatte un bel pò. Per prima cosa una mini puntata talk show a BastaRadio in cui Aldo si è raccontato un pò, svelandoci alcuni aneddoti sul mondo della bici, sul difficile rapporto di convivenza con auto e moto, e un commento sullo stato attuale dei mezzi di trasporto della città di Catania.
Ecco qualche piccolo estratto e qualche foto dell'evento (purtroppo ero un pò arrugginito e la regia audio non è stata delle migliori, ci sono stati alcuni intoppi tecnici!).
Il resto della giornata è trascorso in quel di Etnapolis, centro commerciale che di Domenica tutto sembra tranne che un centro commerciale... facce sconvolte, più passeggini al posto dei carrelli, in realtà si tratta di un grande parco divertimento per famiglie che, in realtà, non hanno voglia di divertirsi.
Detto questo, credo che non entrerò mai più in un posto del genere di domenica. L'aria era così irrespirabile che avrei tanto voluto avere uno di quei cosi che ti penzolano davanti negli aerei durante le dimostrazioni delle hostess, con l'unica differenza che in quelle occasioni non ti auguri di usarle!
Ho un nuovo cuginetto, devo ricordarmi di chiamare i miei zii per fare gli auguri!
Benvenuto Giulio, anche tu in questo mondo, tanto bello e tanto brutto... ma non pensarci per adesso, goditela.
sabato 28 marzo 2009
Socializzare in palestra - MI RICREDO!
Cercasi risposte divine.
giovedì 26 marzo 2009
Socializzare in palestra
E' uno strano mondo, quattro mura, pesi, manubri, qualche attrezzo e uomini e donne bramosi di forza, potenza e fisico indiviabile! Che c'è di strano? Nulla. Mens sana in corpore sano, dicevano i latini! E se da un lato si va in palestra per sistemare il proprio fisico, dall'altro c'è chi va in palestra per "socializzare".

Chissà cosa avrà pensato ognuno di loro? Che sono un pezzo di merda?
Questi importanti dubbi esistenziali mi attanagliano l'esistenza. Si vede, notare in viso la tipica espressione dell'attanagliato.
martedì 24 marzo 2009
Un pò di ricordi con BastaRadio.tk

Furono mesi di prove, configurazioni, software, collegamenti hardware, microfoni, cuffie, acquisti, soldi buttati, soldi ben spesi... passione, e tanta tanta tanta voglia di cazzeggiare e mettersi in mostra.

domenica 22 marzo 2009
Monno Giovanni
Ecco a voi Monno Giovanni. Cosa succede al volgere di una domenica interamente votata al cazzeggio. Cazzeggio, o minchiate...come quelle di radersi a zero.
giovedì 19 marzo 2009
Fastidi
1) Il rumore delle lape, dei motorini con marmitta forata, degli autobus e delle macchine in corsa che si ode dalla mia fottuta stanza con vista strada.
2) Le urla di mia nonna quando si imbatteva la mattina presto nella mia bisnonna. Era il suo antistress, quella povera donnina di 98 anni. Adesso che non c'è, la casa è più silenziosa, mia nonna è depressa e non sa con chi sfogarsi.
3) I tacchi di mia madre in casa e le urla contro mia sorella quando non studia a dovere ( è un vizio di famiglia, urlano tutti).
4) Il richiamo di mio padre "A TAVOLAAAA". Gli esce sempre matelico e cantileggiante.
5) I professori che non sanno fare il proprio mestiere. Quelli che parlano a macchinetta, quelli che ridono delle proprie battute e anche l'aula lo fa (per pietà), e poi ci sono quelli che il microfono lo usano come spazzolino e anche il minimo respiro viene amplificato come se fosse l'ultimo rantolo.
6) Massimo Giletti.
Resoconto di una giornata - Seconda Parte
Oggi tre ore di dizione belle piene. E' sempre stata uno dei miei oggetti di studio preferiti, per passione e forse un pò di narcisismo. Adoro registrarmi, infatti, e ascoltare la mia voce e la mia pronuncia.
Ho sempre avuto una grande predisposizione all'imitazione e all'ascolto, all'udito attivo. Forse è per questo che ho sempre cercato di emulare i grandi speaker e doppiatori italiani, che sono i portatori sani della corretta pronuncia italiana. E' grazie a loro e all'opera massificatrice della televisione infatti che l'italiano standard oggi entra nelle quotidianamente nelle case degli italiani.
Ecco io personalmente preferisco ascoltare (che è diverso dal guardare con trasporto) le pubblicità delle reti nazionali italiane. Meglio dei programmi "demenziality": Amici di Amici,
X Fattoria, Isola dei Saranno Famosi.
Ho deciso di diventare Vegetariano... anche se, ripensandoci, non so cucinare ASSOLUTAMENTE niente. Forse prima dovrei decidere di imparare l'arte culinaria.
Domani andrò in palestra ad iscrivermi. Questa volta conto di fare almeno tre mesi continuativi. Altro che Hulk Hogan. John Judge, body builder "capomastro".
Adesso dovrei lasciarvi in qualche modo carino, ma ho troppo sonno per anche solo pensare.
BUONANOTTE.
mercoledì 18 marzo 2009
Resoconto di una giornata - Prima Parte
7.45 - Per uno che si alza solitamente alle 12.00 è un incubo.
Prendo il fido amico Dario e ci dirigiamo in quel di Auchan a Misterbianco. E' il secondo giorno di colloquio di lavoro per il nuovo Burger King. Ad aspettare con noi altri 23 speranzosi giovani, più uomini che donne, di diverso ceto sociale e culturale. C'è un CowBoy - odiosissimo e logorroico; c'è il tizio che prima lavorava negli Espurgo Pozzi Neri; spicca inoltre il tipico ragazzo che non ha voglia di fare un cazzo, con le caccoline ancora negli occhi come se fosse ancora nel suo lettuccio.
Il titolare è il pezzo forte. Cappellino bianco, pantaloni maglietta e giubbotto beige, scarpe grigie.
Se non avesse dichiarato di essere il proprietario della struttura, l'avrei scambiato per il mio gelataio di fiducia.
Naturalmente mi sono divertito a imitarlo, anche perché non è così difficile. Basta non pronunciare le parole in italiano standard ma in tipico sound catanese, bello incaccato và!
La sua segretaria è una mia collega, ed è molto porca. Riccia, occhi da cerbiatto, sederino sporgente e una bocca da elucubrazioni erotiche. Vedremo di approfondirne la conoscenza.
Tra i concorrenti c'era anche una ragazza che sembrava Natalie Imbruglia, ma con tipico accento nisseno. E per di più la sentivo parlare di matrimonio e convivenza con il suo attuale ragazzo.
Fanculo anche a Natalie Imbruglia.
La giornata continua in una gitarella a Misterbianco tra le vie storiche (nel senso che tutti i nomi delle vie sono dati a personaggi storici) e illustri personalità (cioè gli ever green che stanno in piazza a cui abbiamo chiesto informazioni per raggiungere l'Ufficio di Collocamento).
Il buon Dario, essendo residente a Misterbianco, ne ha approfittato per richiedere il modulo per i privileggi fiscali della legge 407/90. Io, essendo residente virtualmente a Catania, verrò sballottato tra le pareti colorate del Centro per l'Impiego di Via Giannotta 18. Si divertono lì, i dipendenti. Sembra una giostra, è pieno di cartelli colorati, strisce a terra tratteggiate, e orde di fila da fare prima di essere serviti. Ma d'altra parte, Catania è bella.
Domani finalmente il mio cinquantino - Neo's 50 - torna in vita (previo pagamento di 50 euri).
Come cazzo ho fatto a resistere per 2 mesi e mezzo a camminare con quella scatoletta di tonno bianca imbottigliato nel consueto e costante traffico cittadino. Per non parlare dei duelli tra me e i posteggiatori abusivi, quelli che ti fanno manovra quando hai già finito di parcheggiare. Ma non avrete il mio denaro, non cederò ai vostri luridi ricatti! Bucatela pure, la mia scatoletta di tonno bianca.
E' tardi cazzo, devo scappare a teatro.
lunedì 9 marzo 2009
Io e Mr. John!
Dunque vediamo... so che mi chiamo Giovanni, ho compiuto 21 anni sabato mattina, ero talmente accoppato dalla serata-sbronza precedente che ho preferito rimanere a letto abbracciato alla bacinella previeni vomito. Naturalmente ho perso la lezione più interessante di teatro mai fatta finora e il favoloso fragolino che i miei colleghi avevano portato per festeggiarmi.
Il solito culo.
Vivo a Catania, città, paese, rione, centro culturale, artistico e umano. Mi domando che ho fatto di male per esserci nato.
Che stronzo.
L'obiettivo per questo semestre è di riuscire a dare 6 materie. Come premio produzione mia madre mi regalerà finalmente l'apparecchio ortodontico per le mie arcate non arcate.
Doppiamente stronzo.
Da un pò di tempo mi sono appassionato ad uno sport molto nobile, la corsa! Economica, onnipraticabile, sfidante! Obiettivo di lungo periodo? La maratona di New York. Mi alleno al CUS della Cittadella. Cercasi volenterosi seguaci per corsa in compagnia. Mi auguro che non sia una passione passeggera ma che la Dea Costanza sia sempre con me e mi spinga per più di 4 mesi (io e lo sport non andiamo molto d'accordo, generalmente dopo il primo mese litighiamo e ci prendiamo a piatti addosso, precedentemente svuotati dai prelibati pasti.)
In amore seguo due fasi che si alternano.
A) Amo tutte le donne, sono il mio punto debole. Ecco perchè non riesco mai a legarmi con una.
B) Amo una donna in particolare con cui starei volentieri e costruirei un rapporto. Lei invece, no.
Non mi incazzo molto spesso. Anzi direi mai. E se succede avviene in maniera molto ridotta. Ecco perché sono una persona stressata. La gastrite è la mia migliore amica, mangiamo spesso insieme.
Amo il teatro e la sua magica atmosfera in cui per un attimo si può essere quello che non si è. E anche qui, in questo blog, vorrei poter essere il mio alter ego Mr. John, a cui affido la possibilità di dire tutto quello che penso, agire in modo diverso da come mi comporto solitamente, ogni riferimento a fatti e cose potrebbe essere non puramente casuale.
Non mi assumo nessuna responsabilità per le parole di Mr. John.
Passo e chiudo. Giovanni Giudice.